In tutte le edizioni, il trofeo Fair Play è in memoria a una legenda del calcio giallo nero; quest’anno il ricordo è di una grande portiere Gabriele Ferandi. Gli amici lo ricordano così. 

Ricordiamo Gabriele Ferandi nato un giorno di maggio del 1957 a Vallio Terme e che ci ha lasciato troppo presto in un brutto giorno di ottobre del 2020. Un Gabriele ragazzino ha vestito la maglia giallonera dando inizio ad una escalation che lo ha portato a indossare la maglia n. 1 della prima squadra. 

Ha fatto parte della “mitica” formazione Juniores che vinse il trofeo Bresciaoggi (una sorta di “Champions League” giovanile) contro la più blasonata Falck di Vobarno. Con lo “zoccolo duro” di allora, formato dai vari Zambelli, Barbera, Zane e Silvestri ha primeggiato in campionato e nei vari tornei estivi, frutto di un gruppo coeso e formato da veri amici. 

Dal punto di vista puramente tecnico era un portiere ben strutturato, agile, reattivo, in grado di “volare” da un palo all’altro. 

Ha terminato la carriera difendendo la porta di Salò e Bedizzole, ma il suo cuore batteva per il Gavardo e dimostrazione ne è il fatto che anche il figlio Franco ha vestito i colori gialloneri (campione provinciale Giovanissimi).  

Ragazzo estroverso, sempre pronto alla battuta. I compagni ricordano un episodio “goliardico” durante un allenamento serale, un fagiano si era posato sul terreno di gioco davanti a lui e mentre riprendeva il volo lo parò con un balzo felino per poi liberarlo. Nella vita extracalcistica si è distinto come stimato professionista, molto rimpianto dalla comunità di Vallio Terme.  

Gabriele, è stato bello averti conosciuto!

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